MERCOLEDÌ 13 DICEMBRE 2017 ORE 21
La Duchessa di Chicago
COMPAGNIA DI OPERETTA DEL TEATRO
AL MASSIMO DI PALERMO
di Emmerich Kálmán
con Umberto Scida, Isadora Agrifoglio, Spero Bongiolatti
coreografie: Stefania Cotroneo
regia: Umberto Scida
La Duchessa di Chicago, vero e proprio musical mitteleuropeo, è l’ennesimo capolavoro del grande compositore Emmerich Kálmán, su libretto di Julius Brammer e Alfred Grünwald. Antesignano del “musical theater”, Kálmán combina nella composizione le sonorità del jazz, dello swing ed i motivi tipici della danza contemporanea con elementi musicali tradizionali associati con lo stile waltz-opera prodotto nella Vienna dei tardi anni Venti. La musica si appoggia anche a suoni tradizionali dell’Ungheria, patria nativa del compositore Kálmán. La prima rappresentazione avviene al Theater an der Wien (Vienna) il 5 aprile 1928. Il libretto ha un taglio di relativa satira ed è basato sullo stile del cabaret politico in auge negli ambienti radicali della Vienna del tempo ma anche a Berlino e Monaco di Baviera. In questo senso, prende direttamente di mira la rivoluzione sociale che era in atto negli anni ruggenti in America (un esempio piuttosto evidente è dato dalla scena jazz di Chicago). Così, lo spettacolo finisce per rappresentare uno spaccato di come la cultura europea si rapportava a nascenti fermenti e movimenti artistici degli USA, con tutti i luoghi comuni del caso: ad esempio, la musica innovativa del jazz e del charleston e i tagli femminili di capelli alla maschietta, tipici delle ballerine di tip tap.
La vicenda ruota intorno alla figura della giovane miliardaria americana Mary Lloyd che scommette con le altolocate e ricche amiche del circolo esclusivo da lei frequentato: la sfida consiste nell’acquistare la cosa più costosa reperibile in Europa. Nel frattempo, in Europa, lo stato di Sylvaria è sull’orlo della bancarotta. Il Principe Sándor Boris ed i suoi ministri cercano di tenere tranquilla la popolazione. Si pensa, allora, ad un matrimonio fra teste coronate che possa funzionare come diversivo alle inquietudini della gente. Il Principe decide di fidanzarsi, sia pure in assenza di un vero sentimento, con l’amica di vecchia data, la Principessa Rosemarie di Morenia. Cade a fagiolo l’arrivo, nel piccolo Stato, di Mary Lloyd, che porta con sé il fascino e l’irruenza d’oltreoceano insieme ad un ritmo tutto nuovo: quello del charleston. La miliardaria, venuta a conoscenza della critica situazione economica dello Stato, si offre di comprare il Palazzo Reale. Ma, insieme al Palazzo, pretende che anche il Principe, suo più importante inquilino, diventi di “sua proprietà”…