Oltre la bufera
Siamo felici di annunciarvi un importante evento per la città di Argenta e i suoi cittadini:
Giovedì 21 Novembre 2019 ore 21
OLTRE LA BUFERA
Gli ultimi anni di vita di Don Giovanni Minzoni
da un’idea di Stefano Muroni
con Stefano Muroni, Piero Cardano, Michela Ronci, Enrica Pintore,
Pio Stellaccio, Rosario Petix, Jordi Montenegro, Davide Paganini
soggetto Stefano Muroni, Marco Cassini, Valeria Luzi
sceneggiatura originale Marco Cassini, Stefano Muroni, Valeria Luzi
direttore della fotografia Mattia Tedeschi
costumi Luigi Bonanno
scenografia Leone Frisa, Davide Delsanto
montaggio Cristian Gazzanni
musiche originali Martina Colli
produzione Controluce Produzione srl
regia Marco Cassini
Per la memoria delle giovani generazioni. Un supremo esempio di coraggio e speranza
Un ritratto del nostro indimenticabile amico e fratello Don Giovanni Minzoni, che la città di Argenta e tutti i suoi abitanti portano nel cuore con infinito affetto ed eterna riconoscenza per aver insegnato loro che l’umiltà, il coraggio e l’amore sapranno vincere l’odio.
Oltre la bufera è stato girato nelle città di Mesola, Portomaggiore e Ferrara nell’aprile 2018 e conta oltre 70 ruoli tra protagonisti, ruoli secondari, figurazioni speciali e comparse, per un totale di 100 costumi d’epoca, provenienti dalle migliori sartorie di Roma e Milano, firmati da Luigi Bonanno, uno dei costumisti di Tornatore, e con la supervisione di Remo Buosi per le divise militari. Oltre 15 le location interamente ricostruite sia in interno che in esterno e alcune scene arricchite con la presenza di macchine originali del 1923 e con mezzi della Prima Guerra Mondiale.
Il film narra la vita di Don Giovanni Minzoni, parroco di Argenta ucciso nel 1923 dalla cieca e brutale violenza fascista. Uomo altruista e coraggioso, educatore attento e rivoluzionario, egli si trovò ad operare in un contesto difficilissimo come la provincia ferrarese degli anni Venti, fondata da una parte su una politica anticristiana propugnata dai socialisti e dall’altra sulla “pulizia” ideologica perpetrata dal nuovo fascismo entrante. Dotato di acuta sensibilità per i problemi sociali, appena giunto ad Argenta da Ravenna, sua città natale, Don Minzoni si interessò subito alla vita politica e civile del paese, dedicandosi a tradurre in pratica i presupposti del cattolicesimo sociale ed esercitando un notevole fascino spirituale sulla popolazione, sulle classi lavoratrici ed in particolare sui giovani, che egli intendeva preparare, attraverso una capillare azione formativa ed educativa, nel contempo ad una solida vita cristiana e ad un conseguente impiego per la trasformazione della società. Don Minzoni guardava con vicinanza le istanze dei lavoratori, che in quegli anni si andavano coagulando attorno alle nascenti Camere del Lavoro. Favorì la costituzione di cooperative di ispirazione cattolica tra i braccianti e le operaie del laboratorio di maglieria e in ambito educativo promosse il doposcuola, il teatro parrocchiale, la biblioteca, i circoli maschili e femminili. Combattuto tra la preoccupazione di non acuire la conflittualità in un contesto già profondamente diviso e il desiderio di testimoniare le proprie convinzioni democratiche e religiose, egli divenne il punto di riferimento degli antifascisti argentani. Pienamente consapevole dei rischi comportati dal suo operato, Don Minzoni non arretrò mai di fronte alle minacce, compiendo fino alla fine, come egli stesso scrisse, “il suo dovere di sacerdote e italiano”.
A distanza di quasi un secolo da quel sublime sacrificio, per il quale i colpevoli non pagarono mai, questo film è dedicato alle nuove generazioni, affinché non dimentichino che il mondo in cui vivono è stato reso possibile dalla passione di uomini straordinari come Don Giovanni Minzoni. Un mondo, questo, ancora certamente popolato dai fantasmi dell’odio e dell’intolleranza ma anche pervaso da una sempre crescente consapevolezza, sensibilità e speranza in un futuro dove libertà e fratellanza possano finalmente trionfare.
«A cuore aperto, con la preghiera che mai si spegnerà sul mio labbro
per i miei persecutori, attendo la bufera, la persecuzione,
forse la morte per il trionfo della causa di Cristo.»
A noi, oggi, il compito di raccogliere questo prezioso testimone.
Sfidando tutti insieme questa terribile bufera.
Certi che, prima o poi, sarà possibile guardare definitivamente oltre.